Il 15% della qualità dell’acqua in piscina dipende dai prodotti chimici utilizzati, con il cloro che resta il più comune per facilità d’uso e costi contenuti. Altre opzioni includono l’ossigeno, efficace ma più costoso, e i sistemi a sale. Questi prodotti possono essere dosati manualmente o tramite dispositivi automatici, come pompe dosatrici con sonde che monitorano parametri come cloro, pH e ossigeno, garantendo un equilibrio ottimale e riducendo i costi a lungo termine.

Il sistema a sale (elettrolisi) trasforma il normale salgemma (circa 5 g per m³) in cloro tramite una cellula al titanio, eliminando i patogeni e mantenendo un buon potere ossidante. È consigliato abbinare una pompa per regolare il pH, che tende ad aumentare con il sale e il calore. Esistono anche sistemi a raggi UV e impianti a ozono, meno efficaci o più costosi, mentre altre tecnologie sono ancora in fase di sviluppo.

Attenzione: i prodotti chimici devono essere usati con cautela, seguendo sempre le dosi indicate sulle confezioni. In caso di dubbi o assenza di indicazioni, è meglio evitare l’uso.